Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24985 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24985PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di documentazione è legittimo quando, sulla base delle dichiarazioni acquisite agli atti, sussiste il fumus del reato ipotizzato e il nesso di pertinenzialità tra l'oggetto del sequestro e il reato per il quale si procede. Il provvedimento di rigetto della richiesta di riesame del sequestro è adeguatamente motivato quando la decisione risulta coerente e logicamente argomentata sui punti significativi relativi alla sussistenza del fumus delicti e alla finalità probatoria del sequestro. La genericità e la mera assertività dei motivi di ricorso per cassazione, senza alcuna correlazione con gli argomenti puntualmente evocati a sostegno della decisione impugnata, comportano la declaratoria di inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. MACCHIA A. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1077/2012 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 13/12/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MACCHIA ALBERTO;

sentite le conclusioni del PG Dott. D'ANGELO G., che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 13 dicembre 2012, il Tribunale di Roma ha respinto la richiesta di riesame del provvedimento di sequestro probatorio di documentazione varia emesso da…

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