Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24963 del 9 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24963PEN

Massima

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Il diritto del detenuto a condizioni detentive conformi al rispetto della dignità umana e della salute psico-fisica non si esaurisce nella mera verifica dello spazio minimo individuale nella cella carceraria, ma richiede una valutazione complessiva delle condizioni di detenzione, tenendo conto anche di altri fattori rilevanti quali l'adeguatezza degli arredi, la privacy, la possibilità di svolgere attività all'aperto e in spazi comuni, nonché l'esistenza di eventuali misure compensative. La mancata considerazione di tali ulteriori profili, unitamente all'insufficiente motivazione, determina la violazione dell'articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, che sancisce il divieto di trattamenti inumani e degradanti, e impone l'annullamento del provvedimento con rinvio per un nuovo giudizio che valuti in modo completo e adeguatamente motivato tutte le condizioni detentive del detenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giusepp - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/05/2022 del TRIB. SORVEGLIANZA di CAGLIARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE SANTALUCIA;
lette le conclusioni del PG, Dott. V. SENATORE, che ha chiesto la
dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di sorveglianza di Cagliari ha rigettato il reclamo di (OMISSIS), avverso l'ordinanza del Magistrato di sorveglianza nella parte in cui ha respinto la domanda e…

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