Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30456 del 15 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30456PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti in quantità superiore a quella compatibile con l'uso personale, unitamente al rinvenimento di strumenti e materiali atti al confezionamento e alla cessione della droga, integra il delitto di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, anche in assenza di prova diretta della destinazione a terzi, quando gli elementi di fatto acquisiti nel processo, valutati nel loro complesso, siano idonei a fondare il convincimento del giudice circa la finalità di cessione della sostanza. Ciò in quanto la detenzione di quantità di droga superiori all'uso personale, unitamente al rinvenimento di strumenti e materiali per il confezionamento e la cessione, costituisce un grave indizio di destinazione a terzi dello stupefacente, che il giudice può legittimamente apprezzare ai fini della configurazione del reato, salvo che l'imputato non fornisca una diversa giustificazione plausibile, che risulti compatibile con la prova acquisita. Pertanto, il mero dato ponderale della sostanza stupefacente, unitamente al rinvenimento di strumenti e materiali per il confezionamento e la cessione, è sufficiente a integrare il delitto di detenzione a fini di spaccio, in assenza di una diversa giustificazione fornita dall'imputato che risulti credibile e compatibile con le risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3141/2013 CORTE APPELLO di BARI, del 21/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIAPIA GAETANA SAVINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Il Gup presso il Tribunale di Foggia, in esito a rito abbreviato, con sentenza del 22.5.2013, condann…

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