Il provvedimento amministrativo di diniego di rinnovo della patente di guida è illegittimo per eccesso di potere per contraddittorietà dell'azione amministrativa, qualora il medesimo soggetto abbia precedentemente ottenuto il rinnovo della patente per un periodo di validità decennale, nonostante l'esistenza di un pregresso provvedimento di revisione della patente ai sensi dell'art. 128 del Codice della Strada. La motivazione del diniego non può limitarsi a fare mero riferimento al precedente provvedimento di revisione, senza considerare la successiva concessione del rinnovo della patente, in quanto ciò determina un contrasto tra le diverse manifestazioni di volontà dell'amministrazione in relazione alla medesima fattispecie procedimentale. L'amministrazione è tenuta a fornire una adeguata e coerente motivazione del provvedimento di diniego, che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti del caso concreto, al fine di evitare l'annullamento dell'atto per eccesso di potere. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, di cui all'art. 97 della Costituzione, impone all'amministrazione di adottare provvedimenti coerenti e privi di contraddizioni logiche, soprattutto in relazione a situazioni giuridiche soggettive di rilevante importanza per il cittadino, quale il diritto di ottenere il rinnovo della patente di guida.