Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2091 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:2091SENT

Massima

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Il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, in conformità alla dichiarazione resa dal suo difensore all'udienza. Tale pronuncia si fonda sul principio secondo cui il processo amministrativo è retto dal principio della domanda, per cui il giudice è vincolato all'oggetto del ricorso come delineato dalla parte e non può pronunciarsi su questioni estranee ad esso. Pertanto, qualora la parte rinunci espressamente all'interesse originariamente dedotto in giudizio, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, non essendo più ravvisabile un interesse concreto ed attuale alla decisione. In tali casi, il giudice non può entrare nel merito della controversia, ma deve limitarsi a prendere atto del venir meno dell'interesse della parte ricorrente. Inoltre, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, il giudice può compensare le spese di giudizio tra le parti, qualora sussistano giusti motivi, come nel caso di sopravvenuto difetto di interesse.

Sentenza completa

N. 01333/2011
REG.RIC.

N. 02091/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01333/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso n. 1333 del 2011, proposto dalla:
- Ricicla Società Cooperativa, rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)), in Lecce alla via Lamarmora 2;

contro

- il ((omissis))/3, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del difensore, in Lecce alla via Garibaldi 43;

nei confronti di

- Igeco Costruzioni s.p.a., rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del difensore, in Lecce alla via Paladini 50;

per l’annullamento

- della nota prot. n. 16165 del 28 giugno 2011,…

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