Il provvedimento di annullamento della omologazione del concordato preventivo, al pari di quello che neghi ingresso alla procedura richiesta dall'imprenditore per difetto delle condizioni di cui alla L.F., articolo 160, non ha carattere decisorio in sé, essendo inscindibilmente connesso alla successiva e consequenziale sentenza dichiarativa di fallimento. Pertanto, i vizi di tale provvedimento di annullamento devono essere fatti valere mediante la specifica impugnazione cui è soggetta la sentenza di fallimento, a meno che il provvedimento di annullamento non dipenda da ragioni che escludano una consequenziale declaratoria di fallimento, come l'esclusione della qualità di imprenditore commerciale, l'assenza dello stato di insolvenza o il difetto di giurisdizione. In assenza di tali ragioni, il provvedimento di annullamento dell'omologazione del concordato preventivo non è autonomamente impugnabile con ricorso per cassazione, essendo privo del carattere decisorio richiesto dall'articolo 111 della Costituzione.