Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5922 del 14 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5922PEN

Massima

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Il reato di divulgazione di materiale pedopornografico mediante l'utilizzo di programmi di file sharing sussiste quando, oltre all'accertata condivisione di file illeciti, emergano ulteriori elementi indicativi della volontà dell'agente di diffondere tale materiale, desumibili dalla durata della condivisione, dall'uso di chiavi di ricerca riconducibili alla pedopornografia, dall'attivazione di opzioni volte a facilitare l'accesso di altri utenti ai file condivisi e dalla cancellazione delle tracce della condotta illecita, a prescindere dalla quantità del materiale divulgato e dalla brevità del periodo di condivisione. La valutazione della sussistenza del dolo rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità se congruamente argomentata. Analogamente, la determinazione della pena, se contenuta entro i limiti edittali e adeguatamente motivata con riferimento ai criteri di cui all'art. 133 c.p., non è censurabile in Cassazione, così come il rigetto della richiesta di applicazione delle circostanze attenuanti generiche e della non menzione, purché sorretti da idonea motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/03/2019 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SEMERARO LUCA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CORASANITI GIUSEPPE;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore avv. (OMISSIS);
Il difensore presente chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza d…

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