Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3617 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:3617SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio può essere legittimamente fondato su più ragioni autonome e sufficienti, tra le quali: 1) la presentazione della domanda di condono oltre i termini di legge; 2) la realizzazione dell'abuso su immobile soggetto a vincoli di tutela paesaggistica o urbanistica, in contrasto con le norme vigenti; 3) l'inammissibilità del condono per opere rientranti nell'Allegato 1 al D.L. n. 269/2003, realizzate in comuni soggetti a specifica disciplina regionale, salvo che per interventi di adeguamento igienico-sanitario e funzionale. Il provvedimento di diniego, se plurimotivato, è immune da censure qualora risulti legittima anche una sola delle ragioni addotte, non essendo in tal caso necessario l'esame delle ulteriori doglianze. La mancata confutazione analitica delle osservazioni procedimentali del privato non determina l'illegittimità del provvedimento finale, essendo sufficiente che dal suo complesso risultino le ragioni di tenuta motivazionale della determinazione assunta. Il silenzio-assenso non si perfeziona per il solo decorso del termine perentorio dalla presentazione della domanda di condono, occorrendo altresì la dimostrazione, da parte del richiedente, della ricorrenza di tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi stabiliti dalla normativa di settore, tra cui l'ultimazione delle opere entro i termini di legge. L'adozione di un provvedimento sanzionatorio, come l'ordinanza di demolizione, non è preclusa dalla pendenza di una domanda di condono, ove le opere oggetto di tali provvedimenti siano diverse e non coincidenti con quelle per le quali è stata presentata l'istanza di sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2018

N. 03617/2018 REG.PROV.COLL.

N. 05510/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5510 del 2012, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, via V. Mosca n. 41;

contro

Comune di Pompei, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, piazza Bovio,8 c/o Studio Ricciardelli;

per l'annullamento

della disposizione dirigenziale prot. n. 4846 (prot. partenza n. 32699) del 24/09/2012, emanata dal Comune di Pompei, con cui si dispone il rigetto della richiesta di…

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