Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7076 del 23 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:7076PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., sussiste anche quando il soggetto non abbia materialmente compiuto l'azione tipica, ma abbia comunque fornito un contributo consapevole e causalmente rilevante alla realizzazione dell'illecito. Pertanto, coloro che, pur non avendo direttamente perpetrato la condotta delittuosa, abbiano agevolato o agevolato l'esecuzione del reato, ad esempio trattenendo fisicamente la vittima, rispondono a titolo di concorso nel medesimo reato. Il principio di diritto che emerge è che il concorso di persone nel reato non richiede necessariamente la realizzazione materiale dell'azione tipica da parte di ciascun concorrente, essendo sufficiente il contributo consapevole e causalmente efficiente all'esecuzione del fatto illecito, anche attraverso condotte meramente agevolatrici o strumentali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO nei confronti di:

1) GA. GI. N. IL (OMESSO) C/;

2) CA. DO. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 28/2008 GIUDICE DI PACE di CARINI, del 24/09/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del so…

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