Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32804 del 27 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32804PEN

Massima

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Il ricorso straordinario ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile esclusivamente avverso le pronunce di condanna, intese come applicazione di una sanzione penale, e non può essere proposto contro i provvedimenti adottati dai giudici di sorveglianza, in quanto la norma deve essere interpretata in senso restrittivo, non essendo possibile un'applicazione analogica dell'istituto. Inoltre, il ricorso straordinario deve essere presentato dal difensore munito di procura speciale, non essendo sufficiente la mera qualità di difensore del ricorrente. Il mancato rispetto di tali presupposti comporta l'inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in ragione della colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto ex articolo 625 bis c.p.p. nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa l'11/12/2014 dalla Settima Sezione Penale di questa Corte di Cassazione;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GALASSO Aurelio, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN …

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