Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32384 del 22 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32384PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. richiede la dimostrazione di un duplice aspetto: sul piano soggettivo, la consapevolezza e volontà del singolo di far parte stabilmente del gruppo criminoso con piena condivisione dei fini perseguiti e dei metodi utilizzati; sul piano oggettivo, il fattivo inserimento nell'organizzazione criminale, attraverso la ricostruzione, anche per indizi, di un ruolo svolto dall'agente o di singole condotte che, per la loro particolare capacità dimostrativa, possano essere ritenute quali "indici rivelatori" dell'avvenuto inserimento nella realtà dinamica ed organizzativa del gruppo. Tali indici non devono necessariamente possedere una elevata carica di apporto causale alla vita dell'intera associazione, essendo sufficiente che risultino indicativi del consapevole contributo dell'accusato al perseguimento degli interessi della consorteria. La valutazione della gravità indiziaria può fondarsi sulla convergenza di plurime fonti dichiarative, anche se non necessariamente coincidenti in ogni dettaglio, purché siano comunque idonee a delineare un quadro indiziario complessivamente coerente e logicamente sostenibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 794/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 13/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;

sentite le conclusioni del PG Dott. F. Delehaye, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa in data 13.5.2013 il Tribunale di Catania, decidendo in sede di riesame ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., confermava l'ordinanza cautelar…

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