Cassazione civile Sez. II sentenza n. 13765 del 23 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13765CIV

Massima

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Il verbale di accertamento di una violazione stradale redatto da un pubblico ufficiale gode di fede privilegiata ai sensi dell'art. 2699 c.c. e può essere contestato solo attraverso la querela di falso ai sensi degli artt. 221 e 222 c.p.c., senza possibilità di prova testimoniale, salvo che per le circostanze di fatto della violazione che non sono attestate nel verbale come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale o rispetto alle quali l'atto non è suscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile contraddittorietà oggettiva. Pertanto, nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa per violazione del Codice della Strada, il ricorrente può contestare solo le circostanze di fatto non attestate nel verbale come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale, mentre ogni questione concernente l'alterazione, anche involontaria o dovuta a cause accidentali, della realtà degli accadimenti e dell'effettivo svolgersi dei fatti deve essere proposta e verificata attraverso il giudizio di querela di falso, nel quale non sussistono limiti di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTIMJ Giovanni - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - rel. Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. DE CHIARA Carlo - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RO. RO. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIALE MAZZINI 55, presso lo studio dell'avvocato GRILLO CAMILLO, che lo rappresenta e difende, giusta procura in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

MINISTERO DELL'INTERNO;

- intimato -

avverso la sentenza n. 52795/2005 del GIUDICE DI PACE di ROMA del 31/10/05, depositata il 06/12/2005;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 02/02/2011 dal Consigliere Re…

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