Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2067 del 6 maggio 1995

ECLI:IT:CASS:1995:2067PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini dell'individuazione del tribunale competente per territorio a conoscere, ex art. 274 cod. pen. mil. di pace, del reato di diserzione, la "presentazione spontanea" non può ritenersi equivalente alla "volontaria costituzione" che giustifica, ai sensi del secondo comma del predetto art. 274, lo spostamento della competenza in favore del giudice del luogo di quest'ultima in deroga al principio generale, fissato nel primo comma, che l'attribuisce al giudice del luogo di stanza del reparto di appartenenza. La "ratio" di tale spostamento, infatti, risiede nella necessità di evitare le lungaggini ed il dispendio di energie imposti dalla traduzione del militare detenuto dal luogo della costituzione a quello del reparto di appartenenza per cui, una volta venuta meno la possibilità di adozione di provvedimenti restrittivi nei confronti del disertore o del renitente, vi è la impossibilità logica di effettuare l'equiparazione suddetta, con la conseguenza che la competenza territoriale deve essere determinata secondo il criterio generale fissato dal primo comma dell'art. 274 cod. pen. mil. di pace. (Nella specie la Corte ha altresì precisato che la disposizione di cui al secondo comma del predetto art. 274 continua ad avere una ragion d'essere in quanto può trovare applicazione in quei casi in cui il militare sia arrestato in flagranza o comunque colpito da misura cautelare detentiva per altro reato che lo consenta). (In senso contrario V. sez. 1, CONFL.COMP. in proc. Gesuero, C.C. 31 gennaio 1995).

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