Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 917 del 2016

ECLI:IT:TARTOS:2016:917SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione delle attività estrattive in una cava è legittimo quando il titolare non abbia ottemperato alle prescrizioni ambientali imposte nell'ambito della pronuncia di compatibilità ambientale, anche qualora l'impossibilità di adempiere a tali prescrizioni derivi da un fattore esterno non imputabile al titolare, come il divieto di transito di mezzi pesanti sulla viabilità di accesso alla cava. L'Amministrazione, infatti, non è tenuta a rivedere le prescrizioni ambientali per adeguarle all'impossibilità sopravvenuta di adempiervi, in quanto esse assolvono alla funzione di tutelare l'interesse pubblico alla conservazione dell'ambiente, indipendentemente dalla posizione del privato. La sospensione dell'attività estrattiva disposta in tale contesto non è sproporzionata, in quanto misura meno grave rispetto alla decadenza dell'autorizzazione, e risulta comunque giustificata anche dal mancato adempimento di altre prescrizioni ambientali, come la pulizia degli spazi di cantiere e il monitoraggio delle interferenze con le sorgenti idriche, incombenze che il titolare non dimostri di aver correttamente assolto. L'Amministrazione, inoltre, è legittimata a fornire un'interpretazione autentica del proprio provvedimento di sospensione, chiarendo che esso si estende a tutte le attività estrattive, anche se non espressamente menzionate nel testo originario.

Sentenza completa

N. 02086/2015
REG.RIC.

N. 00917/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02086/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2086 del 2015, proposto da:
Soc. Marmi Walton Carrara s.r.l. in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso i primi due in Firenze, Via Lamarmora 14;

contro

l’Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane in persona del Presidente in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale della Regione Toscana in Firenze, piazza dell'Unità Italiana 1; il Comune di Fivizzano in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)…

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