Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31039 del 30 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:31039PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere, applicata per il delitto previsto dall'articolo 416-bis del codice penale, può essere revocata qualora il soggetto sottoposto sia successivamente assolto dal medesimo reato. In tal caso, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di revoca della misura cautelare diviene inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, in assenza di una specifica e motivata deduzione da parte dell'interessato del suo interesse a coltivare l'impugnazione ai fini del riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione in tale ipotesi non comporta la condanna del ricorrente alle spese del procedimento né al pagamento della sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 14 dicembre 2011 del Tribunale del riesame di Reggio Calabria nel proc. n. 631/2011.

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione svolta dal consigliere Antonella Patrizia Mazzei;

sentito il Pubblico ministero presso questa corte di cassazione, in persona del sostituto procuratore generale, Dr. IACOVIELLO Francesco Ma…

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