Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 882 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:882SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile che realizza opere edilizie senza il previo rilascio del necessario titolo abilitativo è tenuto a dimostrare rigorosamente, se intende evitare le misure repressive di legge, lo stato della preesistenza dell'opera, in applicazione del principio generale di cui all'art. 2697 c.c. e dell'art. 64, comma 1, c.p.a. In assenza di tale prova, l'amministrazione ha il potere-dovere di sanzionare l'abuso edilizio, adottando il provvedimento di demolizione, senza che sia necessaria una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o una comparazione con gli interessi privati coinvolti, non potendo ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. Inoltre, laddove le opere abusive insistano su zona paesaggisticamente vincolata, la prevalenza dell'interesse pubblico sull'interesse privato deve considerarsi in re ipsa, atteso il rilievo costituzionale del paesaggio ex art. 9, comma 2, Cost., con conseguente primazia su gli altri interessi, pubblici e privati, del pari considerati dalla Costituzione, ma non annoverati fra i principi fondamentali. Infine, il lasso temporale che fa sorgere l'onere di una motivazione rafforzata in capo all'amministrazione non è quello che intercorre tra il compimento dell'abuso e il provvedimento sanzionatorio, ma quello che intercorre tra la conoscenza dell'illecito e il provvedimento sanzionatorio adottato; in mancanza di conoscenza della violazione da parte dell'amministrazione non può consolidarsi in capo al privato alcun affidamento giuridicamente apprezzabile, il cui sacrificio meriti di essere adeguatamente apprezzato in sede motivazionale.

Sentenza completa

N. 06193/2014
REG.RIC.

N. 00882/2016 REG.PROV.COLL.

N. 06193/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6193 del 2014, proposto da Salvatore Starace, rappresentato e difeso dall'avvocato Giulio Renditiso, con domicilio eletto presso l’avvocato Erik Furno in Napoli, via C. Console n. 3;

contro

il Comune di Massa Lubrense, in persona del Sindaco
pro tempore
,
rappresentato e difeso dall'avvocato Gianvincenzo Esposito, legalmente domiciliato presso la Segreteria del T.A.R. Campania, in Napoli, piazza Municipio n. 64;

per l'annullamento

- dell'ordinanza di demolizione n. 166 del 5.08.2014 del Comune di Massa Lubrense con la quale è stata ingiunta al ricorrente la demoli…

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