Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare il ricorso avverso la deliberazione dell'Assemblea Capitolina di Roma Capitale n. 30 del 2017 che ha approvato il nuovo regolamento delle attività commerciali sulle aree pubbliche, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La limitazione del numero di posteggi di cui un soggetto giuridico può essere titolare o possessore, anche nell'ambito della stessa famiglia anagrafica, è stata introdotta a seguito di mutamenti nel quadro normativo di riferimento e, in particolare, del recepimento del principio di tutela della concorrenza di derivazione eurounitaria, idoneo a connotare il diritto costituzionalmente tutelato di iniziativa economica. Tali limitazioni, entro determinati limiti numerici, sono pertanto legittime in quanto volte a evitare la costituzione di posizioni di tendenziale oligopolio. 2. La disciplina regolamentare in materia di revoca e ricollocazione dei posteggi per motivi di pubblico interesse non si pone in contrasto con la normativa regionale, costituendone una mera specificazione, e risulta ragionevole e proporzionata in considerazione della limitatezza delle risorse disponibili. 3. Le disposizioni regolamentari in tema di orari di apertura e di utilizzo di generatori elettrici mobili non determinano disparità di trattamento tra gli operatori, risultando ragionevoli e proporzionate rispetto alle finalità perseguite. 4. Le ulteriori censure avverso il regolamento sono state dichiarate improcedibili per sopravvenuto difetto di interesse, a seguito delle modifiche apportate dalla successiva delibera n. 108/2020.