Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Cuccagna 14 Srl avverso il provvedimento di sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo di 3 giorni, ha affermato il seguente principio di diritto: La sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo non superiore a 3 giorni, disposta dall'autorità competente in caso di recidiva nell'occupazione abusiva di suolo pubblico, è legittima e conforme alla normativa di settore (art. 6 L. n. 77/1997 e art. 14 Regolamento Cosap di Roma Capitale). Tale sanzione rientra nella discrezionalità dell'amministrazione comunale, il cui esercizio non risulta viziato da macroscopici profili di illogicità o irragionevolezza, atteso che: - la recidiva nell'occupazione abusiva di suolo pubblico è stata debitamente accertata e contestata all'esercente, previa diffida; - il mancato rispetto dei termini procedimentali, pur costituendo un'irregolarità, non inficia la validità del provvedimento finale, in assenza di espressa previsione normativa in tal senso; - il termine di 7 giorni previsto per l'esecuzione della sospensione, seppur ristretto, non risulta irragionevole o lesivo del diritto di difesa, non essendo stata comprovata l'impossibilità di smaltire le eventuali scorte deperibili. Pertanto, la sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande per un periodo non superiore a 3 giorni, disposta dall'autorità competente in caso di recidiva nell'occupazione abusiva di suolo pubblico, è legittima e conforme alla normativa di settore, rientrando nella discrezionalità dell'amministrazione comunale, il cui esercizio non risulta viziato da macroscopici profili di illogicità o irragionevolezza.