Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3045 del 22 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3045PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale deve essere fondato su elementi concreti e attuali, che dimostrino la concreta probabilità che il soggetto possa commettere nuovi reati, senza potersi basare esclusivamente su precedenti penali remoti o su condotte criminose già esaurite. Il giudice è tenuto a svolgere una valutazione complessiva della personalità del soggetto, considerando tutti gli elementi rilevanti, al fine di accertare la sussistenza di un pericolo attuale e concreto di commissione di nuovi reati, senza poter presumere automaticamente la pericolosità sociale sulla base di precedenti penali o di una condotta criminosa pregressa. La motivazione del provvedimento deve dare conto in modo puntuale e logico di tale valutazione, senza poter fare riferimento in modo generico e astratto a principi giurisprudenziali, ma dimostrando l'effettiva ricorrenza dei presupposti di legge nel caso concreto. Solo in presenza di una motivazione adeguata e convincente, che dimostri la sussistenza di un pericolo attuale e concreto, può ritenersi legittima l'applicazione di una misura di prevenzione personale, la quale incide in modo significativo sulla libertà personale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Lau - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessand - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso il decreto di conferma della misura di prevenzione della sorveglianza speciale del 24/02/2015 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Laura Scalia;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GAETA Piero, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto emesso in data…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.