La realizzazione di un'isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, comportante l'adozione di una variante urbanistica, è legittima se la nuova destinazione d'uso dell'area è conforme alle prescrizioni del Piano Urbanistico Territoriale vigente e alle disposizioni normative in materia di dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche. L'ubicazione dell'impianto non è preclusa dalla vicinanza di edifici residenziali, commerciali o di altri luoghi sensibili, purché siano rispettate le condizioni di legge relative all'accessibilità, alla tutela ambientale e alla sicurezza. Il parere della Soprintendenza non è necessario per l'approvazione della variante urbanistica adottata ai sensi dell'art. 19 del d.P.R. n. 327/2001, mentre la consultazione delle organizzazioni sociali, culturali ed economiche non è richiesta per l'adozione di una variante conseguente all'approvazione di un progetto di opera pubblica. La motivazione sulla reiezione delle osservazioni presentate dai privati può essere sintetica, essendo sufficiente che siano state esaminate e ritenute in contrasto con gli interessi pubblici sottesi all'adozione della variante. Infine, la verifica di compatibilità della variante con gli strumenti di pianificazione sovraordinati da parte dell'amministrazione provinciale non implica una valutazione di merito sulle scelte operate, ma solo la ricognizione degli atti del relativo procedimento.