Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8285 del 25 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8285PEN

Massima

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Il terzo estraneo al reato, titolare di un bene sottoposto a sequestro preventivo, può contestare la misura cautelare reale dimostrando la propria titolarità e disponibilità del bene, nonché l'inesistenza di collegamenti non incolpevoli con l'attività illecita. Il giudice del riesame è tenuto a motivare adeguatamente il provvedimento, rispondendo in modo specifico e confutativo alle deduzioni difensive, che riguardino passaggi essenziali della decisione. In caso di mancanza di motivazione, il provvedimento è annullato con rinvio per un nuovo esame, nel quale il giudice deve valutare tutti gli elementi dedotti dal terzo a sostegno della sua posizione di estraneità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Rober - Rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 09/06/2018 del Tribunale di Reggio Calabria;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito, per la ricorrente, l'Avv. (OMISSIS) (sostituto processuale dell'Avv. (OMISSIS)), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di …

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