Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24877 del 16 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:24877PEN

Massima

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Il falso commesso mediante autocertificazione, anche se accompagnato dall'esibizione di un documento di identità attestante una diversa nazionalità, non esclude la configurabilità del reato di truffa, qualora la dichiarazione mendace sia idonea a indurre in errore l'ente erogatore circa il possesso dei requisiti richiesti per ottenere un beneficio pubblico. L'introduzione nel codice penale dell'art. 316-ter c.p. ha esteso la punibilità anche a condotte truffaldine non ricomprese nella fattispecie di truffa, rendendo applicabile tale norma residuale anche nei casi in cui l'indebita percezione sia conseguita mediante una mera dichiarazione falsa, senza necessità di ulteriori artifici o raggiri idonei a determinare l'errore del soggetto passivo. Pertanto, la mera presentazione di un'autocertificazione mendace, relativa a requisiti essenziali per l'ottenimento di un beneficio pubblico, integra gli estremi del reato di truffa, a prescindere dall'eventuale esibizione di un documento di identità attestante una diversa nazionalità, atteso che tale documento è diretto solo all'identificazione del richiedente e non al controllo della veridicità della dichiarazione. La valutazione circa la sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo è rimessa al giudice di merito, al quale spetta altresì la concreta valutazione della fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di VARESE;

nei confronti di:

1) AB. AZ. FA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/07/2007 del GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di VARESE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO Laurenza.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il P.M. presso il Tribunale di Varese ha proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza, in data 11 luglio 2007, con cui il GUP del Tribunale di Varese aveva assolto Ab. Az. Fa. dai reati…

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