Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1227 del 10 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:1227PEN

Massima

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La contestazione della circostanza aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, relativa all'utilizzo del metodo mafioso o alla finalità di agevolazione mafiosa, richiede la dimostrazione di elementi concreti e specifici che rivelino l'effettivo ricorso a modalità operative tipiche della criminalità organizzata di stampo mafioso, non essendo sufficiente il mero riferimento a contesti di criminalità organizzata o alla caratura mafiosa degli autori del fatto. In particolare, l'uso del cosiddetto "metodo mafioso" deve concretizzarsi in comportamenti oggettivamente idonei ad esercitare sulla vittima una particolare coartazione psicologica, evocativa della forza intimidatrice propria delle associazioni di tipo mafioso, e non può essere desunto dalla sola reazione soggettiva della vittima. Analogamente, la finalità di agevolazione mafiosa deve trovare riscontro in elementi che dimostrino un collegamento diretto e qualificato tra la condotta delittuosa e l'associazione criminale, non essendo sufficiente la mera conoscenza personale tra l'autore del reato e il capo della consorteria mafiosa o la plausibilità della tesi che l'azione estorsiva sia stata condotta in un territorio controllato dalla criminalità organizzata. Il giudice del merito cautelare è tenuto a riesaminare la vicenda alla luce di tali principi, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della circostanza aggravante contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 585/2012 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 07/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE SANTALUCIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Viola A. P. che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'avv.to (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

Il Tribunale del riesame di Bari ha confermato l'ordinanza d…

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