Consiglio di Stato sentenza n. 2110 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:2110SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il titolare di un esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande non può occupare abusivamente il suolo pubblico antistante il proprio locale senza essere in possesso della relativa concessione comunale, anche qualora abbia presentato un'istanza per ottenere il titolo autorizzativo e l'amministrazione non si sia ancora pronunciata. L'inerzia dell'amministrazione comunale nel provvedere sulla richiesta di occupazione del suolo pubblico non legittima l'occupazione sine titulo, in quanto ciò finirebbe per trasformare l'obbligo di provvedere in un obbligo di assentire l'istanza, in contrasto con la normativa vigente. L'amministrazione comunale è pertanto legittimata ad adottare provvedimenti sanzionatori, anche di carattere interdittivo, nei confronti dell'occupazione abusiva del suolo pubblico, indipendentemente dall'esito della richiesta di concessione, essendo l'occupazione sine titulo in contrasto con le pertinenti disposizioni comunali che disciplinano l'utilizzo del suolo pubblico. Tali provvedimenti sanzionatori non sono inficiati da vizi procedimentali, come l'acquisizione di pareri non obbligatori, atteso che eventuali irregolarità di carattere meramente formale non determinano l'illegittimità degli atti adottati.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/05/2017

N. 02110/2017REG.PROV.COLL.

N. 02129/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 2129 del 2014, proposto dalla società Caffetteria Spinelli S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giorgio Antonicelli, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Simeto, n. 12;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Rosalda Rocchi e Alessandro Rizzo, con i quali è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma della sentenza del T.A.R. del Lazio, Sezione II-ter, n. 1221/2014;

Visti il ricorso i…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.