Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41284 del 5 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41284PEN

Massima

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Il reato di diffamazione a mezzo stampa si estingue per effetto della remissione della querela da parte del soggetto offeso, indipendentemente dalla dichiarazione di colpevolezza degli imputati pronunciata in precedenza. La remissione della querela, quale atto di volontaria rinuncia all'esercizio dell'azione penale da parte del querelante, determina l'estinzione del reato, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e condanna dei querelati al pagamento delle spese del procedimento. Tale principio trova applicazione in tutti i casi in cui il reato di diffamazione a mezzo stampa sia perseguibile a querela di parte e il soggetto offeso rimetta la querela, indipendentemente dalle risultanze processuali precedenti e dalla posizione degli imputati, in quanto la remissione di querela fa venir meno il presupposto per la prosecuzione del procedimento penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pa. Cl. , n. a (OMESSO);

Co. Ma. Fu. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano depositata il 10 gennaio 2008;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Aniello Nappi;

Udite le conclusioni del P.M. Dott. Salzano Francesco che ha chiesto l'a.s.r. per remissione di querela;

udito il difensore avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) Cinzia.

MOTIVI DE…

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