Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45969 del 13 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45969PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che devono governare l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o irrazionalità. Le dichiarazioni accusatorie rese dal coimputato o da persona indagata o imputata in un procedimento connesso o collegato, integrano i gravi indizi di colpevolezza di cui all'art. 273 c.p.p., comma 1, solo se valutate attendibili dal giudice, il quale deve verificare sia la credibilità soggettiva del dichiarante sia l'attendibilità oggettiva delle sue dichiarazioni, nonché la presenza di riscontri estrinseci individualizzanti, tali da attribuire capacità dimostrativa e persuasività probatoria in ordine all'attribuzione del fatto-reato al soggetto destinatario di esse. In assenza di tali requisiti, la chiamata in reità non è sufficiente a integrare la gravità indiziaria necessaria per l'applicazione di una misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. ALIFFI Frances - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/05/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO ALIFFI;
sentite le conclusioni del PG GIANLUIGI PRATOLA che ha chiesto l'annullamento con rinvio;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata …

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