Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 885 del 2023

ECLI:IT:TARSAR:2023:885SENT

Massima

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Il Comune di Cagliari, a seguito dell'occupazione e trasformazione di un'area di proprietà privata senza il previo espletamento della procedura espropriativa, è tenuto ad adottare un provvedimento espresso e motivato, ai sensi dell'art. 42-bis del d.p.r. n. 327/2001, con il quale dovrà alternativamente: a) acquisire con effetto non retroattivo la proprietà del fondo, liquidando il danno da perdita della proprietà e quello da illegittima privazione del possesso per il periodo di occupazione sulla base dei valori di mercato e dei parametri normativi previsti; b) non acquisire la proprietà del fondo, laddove lo ritenga motivatamente non funzionale al pubblico interesse attuale, contestualmente provvedendo alla sua restituzione, previa rimessione in pristino dello stato dei luoghi, nonché alla liquidazione del solo danno da illegittima privazione del possesso. Laddove il Comune non adotti i provvedimenti descritti entro il termine previsto, gli interessati potranno attivare il giudizio di ottemperanza. Le spese del giudizio seguono la soccombenza. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1) In caso di estinzione societaria, i diritti della società estinta non liquidati nel bilancio finale di liquidazione transitano nella titolarità dei soci, i quali pertanto hanno la legittimazione attiva per agire in giudizio. 2) L'occupazione e la trasformazione del fondo da parte dell'Amministrazione, in assenza del previo espletamento della procedura espropriativa, integrano un'occupazione sine titulo, in violazione del principio di legalità dell'azione amministrativa. 3) L'Amministrazione ha l'obbligo di provvedere sull'istanza del proprietario volta a sollecitare il potere di acquisizione ex art. 42-bis o, in alternativa, a disporre la restituzione del bene, fermo restando il carattere discrezionale della valutazione sul merito dell'istanza. 4) L'Amministrazione, nell'esercizio del potere discrezionale previsto dall'art. 42-bis, potrà alternativamente: a) acquisire la proprietà del fondo, laddove lo ritenga motivatamente funzionale a un interesse pubblico, liquidando il danno da perdita della proprietà e quello da illegittima privazione del possesso; b) non acquisire la proprietà del fondo, laddove lo ritenga motivatamente non funzionale al pubblico interesse attuale, provvedendo alla sua restituzione, previa rimessione in pristino, e liquidando il solo danno da illegittima privazione del possesso. 5) In caso di mancata adozione dei provvedimenti descritti entro il termine previsto, gli interessati potranno attivare il giudizio di ottemperanza. 6) Le spese del giudizio seguono la soccombenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/11/2023

N. 00885/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00623/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 623 del 2017, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Cagliari, via V. Bruscu Onnis n.6;

contro

- Comune di Cagliari, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
- C.R.I.E.S. Consorzio Riunite Imprese Edilizia Scolastica in Liquidazione e Città Metropolitana di Cagliari, non costituiti in giudizio;

per la condanna del Comune di Cagliari:

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