Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9676 del 6 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9676PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice sulla base di una prognosi fondata sulle concrete modalità e circostanze del fatto, nonché sulla personalità dell'indagato, desunta da comportamenti o atti concreti e dai suoi precedenti penali. Tale valutazione non può essere basata esclusivamente sulla gravità astratta del titolo di reato, ma richiede un'analisi approfondita degli elementi fattuali che rivelino una concreta e attuale possibilità che l'indagato commetta nuovi reati della stessa specie. Pertanto, il giudice deve considerare non solo la gravità del fatto, ma anche le specifiche modalità di realizzazione della condotta illecita, la sussistenza di elementi indicativi di una risalente e radicata propensione a delinquere, nonché l'assenza di autocontrollo e la spregiudicatezza delinquenziale dell'indagato, tali da non poter essere arginate da misure meno afflittive della custodia cautelare in carcere. La valutazione del pericolo di reiterazione del reato non può, inoltre, prescindere dalla verifica della sussistenza di una presunzione relativa di adeguatezza della misura cautelare applicabile al caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Relatore

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MARIA MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Lu.Or. nato a V il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 12/06/2023 del TRIB. LIBERTÀ di TORINO
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
lette/sentite le conclusioni del PG GIUSEPPINA CASELLA
udito il difensore
procedimento a trattazione scritta.
RITENUTO IN FATTO
1. Lu.Or. ricorre avverso l'ordinanza del 12 giugno 2023 del Tribunale di Torino, che ha rigettato l'appello ex art. 310 cod. proc. pen. avverso il provvedimento del 5 maggio 2023, con il quale il G.u.p. del Tribunale di Alessandria aveva rigettato la richiesta di so…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.