Nel giudizio abbreviato, poiche` manca la fase del dibattimento, non e` applicabile il divieto di utilizzabilita` di prove diverse da quelle in esso acquisite, sancito dall`art. 526 cod. proc. pen., e vige, invece, il principio della decisione allo stato degli atti di cui all`art. 440, comma primo, cod. proc. pen., che comporta la facolta` di utilizzare tutti gli atti acquisiti al fascicolo del pubblico ministero. Ne consegue che, qualora un atto di polizia giudiziaria sia stato illegittimamente acquisito al fascicolo del pubblico ministero, l`imputato ha l`onere di eccepire preliminarmente tale circostanza, affrontando le relative conseguenze, e cioe` che il giudice non ritenga piu` il procedimento definibile allo stato degli atti e rigetti la richiesta di rito abbreviato. Il prevenuto, se nonostante tutto preferisce l`adozione del rito speciale, non puo` successivamente dolersi dell`utilizzazione di atti che fanno parte del menzionato fascicolo e che sono stati valutati dai giudici di merito, prima ancora di decidere in ordine alla responsabilita`, per stabilire la definibilita` del procedimento allo stato degli atti e l`ammissione al giudizio abbreviato.