Il silenzio assenso si forma sull'istanza di autorizzazione per l'installazione di un impianto pubblicitario decorso il termine di quaranta giorni lavorativi dalla presentazione della domanda, nonostante l'intervenuta interruzione dei termini procedimentali per la richiesta di chiarimenti istruttori. Pertanto, il Comune può procedere solo all'annullamento dell'atto di assenso tacito, non al rigetto dell'istanza, salvo che non sussistano ragioni di interesse pubblico prevalente che giustifichino il diniego, adeguatamente motivate. Inoltre, la motivazione del diniego non può fondarsi su meri presupposti di fatto errati o pretestuosi, ma deve essere sorretta da una congrua e ragionevole valutazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, in ossequio ai principi di buona amministrazione e di proporzionalità. Infine, il termine decadenziale per l'impugnazione del provvedimento di diniego decorre dalla data di ricezione dello stesso da parte del destinatario, anche in assenza di una formale notificazione, in applicazione della regola di comune esperienza secondo cui una lettera raccomandata giunta alla sede dell'Ente è portata a conoscenza dei soggetti che rivestono cariche amministrative e gestionali all'interno dello stesso.