Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 665 del 2018

ECLI:IT:TARBS:2018:665SENT

Massima

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Il Comune può esercitare il potere di autotutela possessoria ex art. 823 comma 2 c.c. per recuperare un'area appartenente al suo patrimonio indisponibile, anche se originariamente destinata a un uso pubblico diverso, come un canale irriguo, purché tale area sia ancora suscettibile di essere utilizzata per la realizzazione di un'opera pubblica connessa a un bene del patrimonio indisponibile, come una palestra comunale. Ciò in quanto la modifica della classificazione del bene da demaniale a patrimoniale indisponibile non costituisce uno sviamento dell'esercizio del potere di autotutela, essendo legittima la scelta di trasformare l'uso del bene in funzione di un interesse pubblico. Le risultanze catastali, pur non avendo efficacia costitutiva, rappresentano un mezzo di prova attendibile per individuare i confini della proprietà pubblica, in assenza di altri elementi materiali o documentali che consentano di identificare diversamente tali confini. Inoltre, la mancata inclusione di un corso d'acqua nel reticolo idrico minore non implica necessariamente la perdita della sua natura demaniale, in quanto tale mappatura ha solo carattere dichiarativo e non può determinare la sdemanializzazione tacita di un bene, specie dopo l'entrata in vigore della legge n. 37/1994 che ha impedito tale fenomeno. Infine, il fatto che l'area contestata sia stata di fatto inglobata nel giardino privato dei ricorrenti non è sufficiente a far ritenere che essa abbia perso la sua destinazione pubblica, in quanto l'utilizzazione da parte dei privati di un bene pubblico non adeguatamente presidiato dall'amministrazione non può determinare la sdemanializzazione tacita dello stesso.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/07/2018

N. 00665/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01083/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1083 del 2016, proposto da
GIOVANNI BATTISTA RADICI, FRANCA SANTINA CAVATI, rappresentati e difesi dall'avv. Stefano Carini, con domicilio eletto presso il medesimo legale in Brescia, via Einaudi 26;

contro

COMUNE DI OSPITALETTO, rappresentato e difeso dagli avv. Silvano Venturi, Fiorenzo Bertuzzi e Gianpaolo Sina, con domicilio eletto presso i medesimi legali in Brescia, via Diaz 9;
MAURIZIO ROGGERO, in qualità di dirigente dell’Area Tecnica, non costituitosi in giudizio;

per l'annullamento

- del provvedimento del dirigente dell’Area Tecnica del 24…

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