Consiglio di Stato sentenza n. 2718 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:2718SENT

Massima

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L'istanza di accertamento di conformità urbanistica ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001, presentata successivamente all'adozione di un'ordinanza di demolizione di un manufatto abusivo, determina soltanto un effetto sospensivo dell'efficacia di tale provvedimento sanzionatorio, il quale riacquista piena esecutività in caso di rigetto, espresso o tacito, della domanda di sanatoria, senza che l'amministrazione sia tenuta a emanare un nuovo atto demolitorio. Il decorso del tempo, in assenza di sopravvenienze di fatto o di diritto, non comporta la perdita di efficacia dell'ordine di demolizione, il quale rimane eseguibile. L'accertamento dell'inottemperanza all'ordinanza di demolizione, oggetto di autonomo provvedimento amministrativo, è congruamente motivato con riguardo all'abuso contestato, all'identificazione dell'immobile e alla mancata esecuzione del precedente ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/04/2020

N. 02718/2020REG.PROV.COLL.

N. 02119/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2119 del 2014, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via Orazio, n. 31;

contro

COMUNE DI VOLLA, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania n. 4992 del 2013;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 16 aprile 2020 il Cons. ((omissis));

L’udienza si svolge ai sensi dell’art. 84, comma 5, del decreto leg…

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