Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 26344 del 8 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26344PEN

Massima

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La persona offesa dal reato, anche se costituita parte civile, non ha il diritto di proporre personalmente ricorso per cassazione, in quanto per la valida instaurazione del giudizio di legittimità si applica la regola dettata dall'articolo 613 del codice di procedura penale, secondo cui l'atto di impugnazione deve essere sottoscritto, a pena di inammissibilità, da difensori iscritti nell'apposito albo. Tale principio di diritto si applica anche nell'ipotesi in cui il ricorso per cassazione venga sottoscritto personalmente dalla persona offesa avente il titolo di difensore iscritto nell'apposito albo. La declaratoria di inammissibilità del ricorso proposto personalmente dalla persona offesa comporta la condanna della stessa al pagamento delle spese processuali e al versamento in favore della Cassa delle Ammende di una somma equa, in ragione delle questioni dedotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matil - Presidente

Dott. GALLO D. - Consigliere

Dott. VERGA - rel. Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS) parte offesa;
nel procedimento contro:
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2094/2016 GIP TRIBUNALE di FERMO, del 07/06/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa VERGA GIOVANNA;
lette/sentite le conclusioni del P.G..
MOTIVI DELLA DECISIONE
Ricorre personalmente per Cassazione (OMISSIS), parte offesa nel procedimento penale, archiviato, all'esito di udienza camerale, dal GIP di Fermo in data 5.4.2017.<…

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