Il proprietario di un terreno è tenuto a ottemperare all'ordinanza sindacale che impone la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presenti sul fondo, anche in assenza di prova della convivenza di tutti i comproprietari e di una regolare notificazione dell'atto, salvo che non dimostri l'esistenza di un perdurante sequestro penale sul terreno che gli impedisca di adempiere. L'obbligo di bonifica del sito grava sul proprietario in quanto tale, a prescindere dalla sua effettiva residenza o convivenza con gli altri comproprietari, essendo sufficiente l'accertamento della sua titolarità sul bene. La notificazione dell'ordinanza, inoltre, deve ritenersi validamente eseguita anche se ricevuta da uno solo dei proprietari, in quanto ciascuno di essi è tenuto in solido all'adempimento dell'obbligo imposto dal provvedimento amministrativo. Pertanto, la mancata ottemperanza all'ordinanza sindacale di bonifica integra la fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p., salvo che il proprietario non dimostri l'esistenza di un legittimo impedimento derivante da un perdurante sequestro penale sul terreno.