Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 822 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:822SENT

Massima

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Il Sindaco, in qualità di ufficiale di governo e massima autorità sanitaria locale, può adottare un'ordinanza contingibile e urgente per sospendere l'attivazione del 5G sul territorio comunale, in applicazione del principio di precauzione sancito dall'Unione Europea, qualora manchi una valutazione esaustiva del rischio che l'esposizione alle nuove tecnologie elettromagnetiche comporta per la salute pubblica. Tale provvedimento, tuttavia, deve essere adeguatamente motivato, rispettare i limiti di competenza del Sindaco e non può essere adottato in assenza di un concreto pericolo per la collettività, dovendo essere proporzionato e temporaneo, in attesa dell'acquisizione di un parere sanitario da parte degli enti competenti. Il Sindaco, infatti, nell'esercizio dei poteri di ordinanza contingibile e urgente, è tenuto a bilanciare l'esigenza di tutela della salute pubblica con il rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e tutela dell'iniziativa economica privata, evitando di adottare misure sproporzionate o non strettamente necessarie. Pertanto, l'ordinanza sindacale che dispone la sospensione dell'attivazione del 5G sul territorio comunale, in assenza di una adeguata istruttoria e di una motivazione che dimostri la sussistenza di un concreto pericolo per la salute pubblica, è illegittima per eccesso di potere e violazione di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/04/2024

N. 00822/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00658/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 658 del 2020, proposto da
Wind Tre Spa, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Val Liona, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria
ex lege,
con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della ordinanza n.11…

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