Consiglio di Stato sentenza n. 7689 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:7689SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La realizzazione di opere edilizie su un manufatto preesistente, qualora questo risulti essere un mero rudere privo di elementi identificabili nella sua struttura originaria, non può essere considerata come ristrutturazione edilizia, ma costituisce una nuova costruzione che richiede il previo ottenimento di idoneo titolo abilitativo. Pertanto, l'istanza di sanatoria edilizia per tali interventi non può essere accolta, in quanto la normativa in materia di sanatoria (nella specie, la legge regionale n. 53/2004) ammette esclusivamente la regolarizzazione di opere di ampliamento di edifici preesistenti e non di nuove costruzioni. Inoltre, il decorso del tempo tra l'adozione dell'ingiunzione di demolizione e la sua successiva reiterazione non è idoneo a far sorgere un affidamento sulla legittimità dell'opera o a imporre una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico prevalente, essendo l'abuso edilizio illegittimo sin dall'origine. Infine, l'omessa acquisizione del parere della commissione edilizia comunale non determina l'illegittimità del provvedimento di diniego di sanatoria, in assenza dei presupposti di legge per la concessione della stessa.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/11/2019

N. 07689/2019REG.PROV.COLL.

N. 08576/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8576 del 2011, proposto dalla società Soged S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Tonucci & Partners in Roma, via ((omissis)), n. 7,

contro

il Comune di Prato, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, viale Liegi, n. 32,

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Terza) n. …

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