Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1724 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:1724SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego di sanatoria edilizia, una volta revocato dall'amministrazione competente, determina la cessazione della materia del contendere nel giudizio di impugnazione proposto dal privato, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese processuali in favore del ricorrente. Tale principio si fonda sulla considerazione che, a seguito della revoca del provvedimento impugnato, viene meno l'interesse del privato alla decisione del ricorso, essendo stato soddisfatto il suo interesse originario. Tuttavia, il comportamento dilatorio dell'amministrazione nel comunicare la revoca del provvedimento impugnato, giustifica la condanna di quest'ultima al pagamento delle spese processuali, in quanto tale condotta ha determinato un ingiustificato protrarsi del giudizio.

Sentenza completa

N. 02515/2001
REG.RIC.

N. 01724/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02515/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2515 del 2001, proposto dai Sig.ri Antonina DADO e Antonino GIAMMONA, rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio, in Palermo, ((omissis)) 4;

contro

Comune di Palermo in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), unitamente alla quale elegge domicilio presso l’ufficio dell’Avvocatura comunale, in Palermo, ((omissis)) N.39;

per l'annullamento

- del provvedimento dirigenziale (a firma del Dirigente del Settore Edilizia Privata) prot. 3903 del 3.4.2001, notificato il 12.4.2001, con il quale è stata negata la sanatoria edilizia ri…

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