Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2547 del 21 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:2547PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene immobile mediante imbrattamento rientra nella fattispecie di cui all'art. 639 c.p. e non in quella di cui all'art. 635 c.p., in quanto la condotta realizza un'offesa al decoro e all'estetica del bene, piuttosto che una compromissione della sua integrità funzionale. Pertanto, ai fini della corretta qualificazione giuridica del fatto, occorre valutare la natura e l'entità della condotta lesiva, accertando se essa abbia determinato una mera alterazione superficiale dell'aspetto esteriore del bene o una sua effettiva compromissione strutturale. Inoltre, la mancanza dell'elemento soggettivo del dolo, ovvero della consapevolezza e volontà di danneggiare il bene, può escludere la configurabilità del reato di danneggiamento, dovendosi in tal caso valutare la sussistenza di fattispecie alternative, come quella di cui all'art. 674 c.p. in tema di getto pericoloso di cose. In ogni caso, il giudice è tenuto a procedere ad un'attenta disamina degli elementi fattuali e probatori al fine di pervenire ad una corretta qualificazione giuridica della condotta, evitando automatismi applicativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 27/03/2013 del Giudice di Pace di Noci;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. Antonio Gialanella che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 27/03/2013, il Giudice di Pace di Noci dichiarava (OMISSIS) colpevole del reato di…

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