L'autorizzazione ministeriale per la realizzazione di manufatti in materiali diversi da quelli indicati dalla normativa, rilasciata ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 285 del 1990, ha una durata quinquennale, decorsa la quale l'impresa autorizzata è tenuta a presentare tempestivamente una nuova istanza di rinnovo, non oltre i sei mesi antecedenti la scadenza, pena la decadenza dell'autorizzazione stessa. L'Amministrazione regionale, competente a provvedere sul rinnovo, non può prescindere dalla verifica dei presupposti e dei requisiti tecnici previsti dalla legge, non potendo limitarsi a una mera dichiarazione di conformità rispetto ai precedenti accertamenti ministeriali, specie quando sia decorso un significativo lasso di tempo dalla scadenza dell'autorizzazione. Pertanto, il provvedimento regionale che rinnova l'autorizzazione scaduta, senza la previa presentazione di una tempestiva istanza di rinnovo e senza una compiuta istruttoria, è illegittimo per difetto di presupposti di fatto e di diritto.