Consiglio di Stato sentenza n. 4082 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:4082SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di un affidamento diretto di un servizio pubblico, adottato dall'amministrazione in presenza di un fatto nuovo (l'aggiudicazione provvisoria della gara regionale per il medesimo servizio a favore del precedente gestore), è legittimo qualora sia sorretto da un adeguato bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, anche in relazione all'affidamento maturato in capo all'impresa destinataria del provvedimento di revoca. Ai fini della valutazione della legittimità della revoca, assume rilievo la circostanza che l'amministrazione, al momento dell'affidamento diretto, fosse a conoscenza della pendenza della gara regionale e della possibilità che il precedente gestore ne risultasse aggiudicatario, non essendo tuttavia necessario che tale esito fosse pienamente prevedibile. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento di revoca, in violazione dell'art. 7 della legge n. 241/1990, determina l'illegittimità del provvedimento, salvo che l'amministrazione dimostri che il contributo partecipativo dell'impresa interessata non avrebbe comunque inciso sulla decisione finale. Ove la revoca non risulti più utile per il ricorrente, il giudice accerta l'illegittimità dell'atto ai fini risarcitori, valutando la sussistenza di un affidamento qualificato in capo all'impresa destinataria del provvedimento di revoca, anche in relazione agli investimenti da essa effettuati in vista dell'esecuzione del servizio, nonché la ragionevolezza delle valutazioni sottese all'esercizio del potere di autotutela. Il riconoscimento dell'indennizzo di cui all'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990 è subordinato alla dimostrazione di specifici pregiudizi in capo all'impresa interessata, non essendo sufficiente la mera incidenza del provvedimento di revoca sull'affidamento maturato.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/06/2020

N. 04082/2020REG.PROV.COLL.

N. 01055/2019 REG.RIC.

N. 10321/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1055 del 2019, proposto da
Colis Consorzio Lavanderie e Industrie Sanitarie Sassari, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Luisa Giua Marassi e Antonello Rossi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

ATS Sardegna Azienda per la Tutela della Salute, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Maria Luisa Brundu, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Sardegna, in persona del legale rappresentante
pro tempore<…

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