Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7262 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:7262SENB

Massima

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La cessazione della materia del contendere si verifica quando l'operato successivo della parte pubblica si riveli integralmente satisfattivo dell'interesse azionato dal ricorrente. Ciò si determina nel caso in cui l'amministrazione, nel corso del giudizio, accolga pienamente la pretesa del ricorrente, eliminando così la controversia. In tale ipotesi, il giudice è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, in applicazione dell'art. 34, comma 5, del codice del processo amministrativo, che prevede tale soluzione laddove la pretesa del ricorrente risulti pienamente soddisfatta. La dichiarazione di cessazione della materia del contendere comporta la compensazione delle spese processuali, in considerazione del fatto che l'accoglimento della domanda da parte dell'amministrazione è intervenuto in tempi ristretti, a seguito di un mero errore del ricorrente nella compilazione della domanda. Pertanto, il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la cessazione della materia del contendere si verifica quando l'amministrazione, nel corso del giudizio, accoglie integralmente la pretesa del ricorrente, eliminando così la controversia, con conseguente compensazione delle spese processuali in caso di accoglimento della domanda in tempi ristretti a seguito di un errore del ricorrente.

Sentenza completa

N. 05179/2011
REG.RIC.

N. 07262/2011 REG.PROV.COLL.

N. 05179/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5179 del 2011, proposto da:
Soc Impresa Violi Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Eduardo Gregoraci, Elisabetta Livi, con domicilio eletto presso Studio Legale Livi Gregoraci in Roma, via Dardanelli, 13;

contro

Inps - Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, rappresentato e difeso dagli avv. Patrizia Ciacci, Emanuele De Rosa, Angelo Bellaroba, Armando Luci, con domicilio eletto presso Patrizia Ciacci in Roma, via Amba Aradam, 5;

per l'annullamento

RIGETTO DOMANDE DI INTEGRAZIONE SALARIALE

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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