Cassazione civile Sez. III sentenza n. 4199 del 21 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4199CIV

Massima

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Il titolo di un articolo di stampa, anche se apparentemente lesivo della reputazione di una persona, non può essere considerato diffamatorio se, dal suo esame congiunto con il contenuto complessivo dell'articolo, emerge che esso non esprime un'affermazione compiuta, chiara e univoca, ma si limita a riflettere il contenuto dell'articolo stesso, senza attribuire al soggetto interessato fatti o qualità disonorevoli o comunque lesivi della sua reputazione. Pertanto, l'espressione "sotto torchio" utilizzata nel titolo di un articolo di cronaca giudiziaria, pur essendo più efficace nel trasmettere il messaggio, non implica necessariamente la sottoposizione della persona a interrogatori o contestazioni approfondite, se dal contesto complessivo dell'articolo risulta che gli interrogatori erano rivolti ad altri soggetti, accusatori della persona citata, e non a quest'ultima. In tali casi, il giudice di merito può legittimamente escludere l'esistenza di un'offesa diffamatoria, in quanto il titolo non esprime un'affermazione compiuta e univoca, ma si limita a riflettere il contenuto dell'articolo, senza attribuire alla persona fatti o qualità disonorevoli. Inoltre, la valutazione del danno non patrimoniale derivante da un'eventuale diffamazione rientra nel potere discrezionale e equitativo del giudice di merito, la cui decisione non è censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata, anche in relazione alla gravità dell'offesa e alle circostanze del caso concreto. Infine, la pubblicazione della sentenza di condanna per diffamazione, disposta dal giudice di primo grado a spese dei convenuti, costituisce una forma di riparazione del danno morale in forma specifica, più efficace della sola condanna al risarcimento pecuniario, in considerazione della natura etica del diritto violato, scarsamente permeabile a valutazioni di carattere economico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRIFONE Francesco - Presidente

Dott. UCCELLA Fulvio - Consigliere

Dott. CHIARINI ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SPIRITO Angelo - Consigliere

Dott. LEVI Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 27117-2006 proposto da:

IA. AN. (OMESSO), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA UFENTE 12, presso lo studio dell'avvocato BRESMES FRANCESCO, rappresentato e difeso dall'avvocato COMMODO STEFANO giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

RI. GA. (OMESSO), ED. E. PU. S.E.P. S.P.A. (OMESSO) in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore Dott. PE. CA. , …

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