Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da alcuni consiglieri comunali avverso la deliberazione del Consiglio comunale di Napoli di approvazione del rendiconto della gestione finanziaria 2013, ha rilevato che il ricorso è divenuto improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il Comune di Napoli ha successivamente riapprovato il rendiconto della gestione finanziaria 2013, sostituendo ad ogni effetto la deliberazione impugnata. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse alla decisione del ricorso, a causa di un successivo provvedimento amministrativo che ha sostituito integralmente l'atto impugnato, determina l'improcedibilità del ricorso stesso. Ciò in quanto il ricorso giurisdizionale presuppone la sussistenza di un interesse concreto ed attuale alla sua decisione, che viene meno quando l'atto impugnato è stato sostituito da un nuovo provvedimento, rendendo così priva di utilità pratica la pronuncia del giudice amministrativo. La sentenza sottolinea inoltre che, in considerazione della particolare modalità di risoluzione della controversia, le spese processuali devono essere integralmente compensate tra le parti costituite, in deroga al principio della soccombenza, al fine di evitare un aggravio economico per i ricorrenti a fronte di una pronuncia di improcedibilità determinata da un fattore sopravvenuto e indipendente dalla loro volontà.