Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22936 del 6 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22936PEN

Massima

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L'art. 581, comma 1-ter, cod. proc. pen. impone all'imputato appellante l'onere di depositare, a pena di inammissibilità dell'impugnazione, la dichiarazione o elezione di domicilio ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio. Tale onere può essere assolto mediante l'allegazione di una dichiarazione o elezione di domicilio effettuata anche in un momento anteriore alla sentenza impugnata, purché risulti inequivocabilmente la provenienza dell'atto dall'imputato e la sua volontà di indicare quel luogo per le notifiche. La disposizione, volta a garantire la speditezza e l'efficienza del giudizio di impugnazione, non viola i diritti di difesa e le garanzie costituzionali, in quanto l'onere imposto all'imputato appellante non è sproporzionato o irragionevole, ma si limita a richiedere una minima vigilanza sulla corretta indicazione del luogo di notifica, senza eccedere i limiti di quanto esigibile dalla parte interessata. L'interpretazione della norma nel senso indicato consente di bilanciare adeguatamente l'esigenza di celerità del procedimento con il diritto di accesso alla giustizia e il diritto di difesa dell'imputato, in conformità ai principi costituzionali e convenzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Relatore

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ca.He., nato a C il (Omissis);
avverso l'ordinanza del 7 novembre 2023 emessa dalla Corte di appello di Milano;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata la Corte di appello di Milano ha dichiarato inammissibile l'atto di appello proposto nell'interess…

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