Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44966 del 26 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:44966PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione degli effetti della seconda ordinanza cautelare, ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p., è preclusa quando i fatti oggetto della seconda ordinanza risultino commessi in epoca successiva all'emissione della prima ordinanza cautelare, in quanto tale istituto opera soltanto quando i fatti connessi siano stati commessi anteriormente all'emissione della prima ordinanza. Pertanto, la retrodatazione della seconda ordinanza cautelare non può essere disposta quando alcuni dei fatti contestati con la seconda ordinanza risultino commessi in epoca successiva all'emissione della prima ordinanza, in quanto in tal caso il presupposto applicativo dell'art. 297, comma 3, c.p.p. non è integrato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/02/2016 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza emessa il 5 febbraio 2016, il Tribunale del riesame di …

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