La dichiarazione di fine lavori, che accompagna la richiesta di rilascio del certificato di agibilità, ha la funzione di informare la Pubblica Amministrazione che le opere oggetto di permesso di costruire sono state ultimate, sono conformi al progetto approvato e che gli ambienti sono salubri. Pertanto, la falsa attestazione di tale completamento, anche in assenza della realizzazione di talune opere di finitura, integra il reato di falsità ideologica in certificati da parte di persone esercenti un servizio di pubblica necessità, in quanto la mancata esecuzione di lavori, come la tinteggiatura, incide sulla veridicità della dichiarazione di salubrità degli ambienti. L'elemento psicologico del dolo generico è integrato dalla consapevolezza della mancata ultimazione dei lavori, a prescindere dalla rilevanza o meno di talune opere di finitura ai fini edilizi, non potendosi invocare l'errore sui termini tecnici utilizzati nella dichiarazione quando l'interesse del committente al rilascio del certificato di agibilità è indiscutibile.