Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12423 del 19 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12423PEN

Massima

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Il falso commesso mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione, al fine di ottenere indebitamente un beneficio pubblico, integra il reato di falso ideologico, anche qualora l'autore abbia esibito un documento di identità attestante una diversa nazionalità, in quanto tale esibizione è diretta all'identificazione del percettore e non alla verifica della legittimità dell'erogazione, la quale si fonda sulla mera dichiarazione del soggetto interessato in forza del carattere fidefaciente dell'autocertificazione. Pertanto, la grossolanità del falso e l'assenza di induzione in errore non escludono la configurabilità del reato di falso ideologico, rimanendo riservata al giudice del rinvio la valutazione sulla sussistenza del dolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di VARESE;

nei confronti di:

1) EL. RI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/07/2007 GIP TRIBUNALE di VARESE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NUZZO LAURENZA;

lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con trasmissione degli atti al giudice competente.

SVOLGIMENTO …

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