Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20051 del 20 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:20051PEN

Massima

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La minaccia a pubblico ufficiale è configurabile quando la frase pronunciata dall'imputato, valutata nel suo contenuto letterale e nel contesto fattuale in cui è stata espressa, risulta idonea a incutere timore nell'animo del destinatario, senza che sia necessario dimostrare l'effettiva realizzazione dell'evento minacciato. La scriminante dell'atto arbitrario del pubblico ufficiale, distinto dall'attenuante della provocazione, richiede la prova che il comportamento del pubblico ufficiale sia stato posto in essere completamente al di fuori della sua funzionale attività e con una apprezzabilmente pervicace intenzione di eccedere dalle proprie attribuzioni per perseguire mere finalità vessatorie. Il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella valutazione della credibilità e rilevanza delle prove testimoniali, purché la motivazione al riguardo sia logica e adeguatamente argomentata, e tale apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FE. CA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/06/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO FRANCESCO;

Udito il Procuratore Generale in persona del SPG Dr. FRATICELLI M., che ha concluso per: Rigetto del ricorso.

OSSERVA

Sull'appello proposto da FE. CA. avverso la s…

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