Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49320 del 4 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49320PEN

Massima

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Il legittimo impedimento del difensore, dovuto alla contemporaneità di impegni professionali in altri procedimenti, costituisce causa di assoluta impossibilità a comparire, ai sensi dell'art. 420-ter, comma 5, c.p.p., a condizione che il difensore: a) prospetti tempestivamente l'impedimento non appena conosciuta la concomitanza degli impegni; b) indichi specificamente le ragioni che rendono essenziale la sua presenza nell'altro processo; c) rappresenti l'assenza di altro codifensore che possa validamente difendere l'imputato; d) rappresenti l'impossibilità di avvalersi di un sostituto ai sensi dell'art. 102 c.p.p. sia nel processo a cui intende partecipare sia in quello di cui chiede il rinvio. Il mancato rispetto di tali condizioni, come nel caso di tardività della richiesta di rinvio, determina l'inammissibilità della stessa. Inoltre, la valutazione della sussistenza del legittimo impedimento deve tenere conto anche di altri fattori, come il ravvicinato termine di prescrizione del reato, che possono incidere sulla decisione di rinviare o meno l'udienza. Quanto all'aggravante di cui all'art. 61, n. 2, c.p., la giurisprudenza di legittimità ha consolidato l'orientamento secondo cui essa è configurabile quando la resistenza opposta dal soggetto agente abbia avuto l'effetto di rendere più difficoltoso o pericoloso l'intervento del pubblico ufficiale, senza che sia necessario l'accertamento di un concreto pericolo per l'incolumità fisica dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teres - Consigliere

Dott. DE MARZO Giusep - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/03/2019 della CORTE APP. SEZ. MINORENNI di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE MARZO GIUSEPPE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CORASANITI GIUSEPPE che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

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