La determinazione del corrispettivo dovuto all'ANAS per il rilascio di autorizzazioni alla realizzazione e all'esercizio di aree di servizio su strade e autostrade statali deve avvenire nel rispetto dei criteri di cui all'art. 27, comma 8, del D.Lgs. n. 285/1992, il quale prevede che il corrispettivo sia determinato in base al valore economico risultante dal provvedimento di autorizzazione o concessione e al vantaggio che l'utente ne ricava. L'Amministrazione, nel fissare i corrispettivi, è tenuta a valutare in modo adeguato e congruo le specifiche circostanze della fattispecie concreta, considerando in particolare gli investimenti sostenuti dal soggetto autorizzato per l'acquisizione della proprietà dell'area e la realizzazione della stazione di servizio. L'omissione di tale valutazione integra un vizio di illogicità e difetto di motivazione dell'atto di determinazione del corrispettivo, che deve pertanto essere annullato. Spetta all'Amministrazione, in sede di nuovo provvedimento, rideterminare il corrispettivo tenendo conto dei suddetti elementi, nel rispetto dei criteri legali. Il giudice amministrativo, tuttavia, non può spingersi fino a sindacare il merito economico della vicenda e a stabilire l'esatto importo del corrispettivo, essendo tale valutazione rimessa alla discrezionalità dell'Amministrazione.